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Ferriere - Colle di Puriac - Lacs de Morgon - Pas de Morgon - Colle del Ferro - Ferriere

Difficoltà: E/EE
Dislivello in salita: 700 m circa fino ai Lacs de Morgon; 1000 m circa l’intero anello.
Dislivello in discesa: 120 m circa fino ai Lacs de Morgon; 1000 m circa l’intero anello.
Tempo di percorrenza: 3.20-4 ore fino ai Lacs de Morgon; 6.30-7.40 ore l’intero anello.

I Lacs de Morgon sono una serie di laghi e laghetti molto belli, situati su pittoreschi ripiani tra erba e rocce montonate, al piede nord-est della Cime de Morgon (o Tête des Mourres), nell’alta Tinée. Il toponimo Morgon (radice prelatina “mor”) indica un luogo pietroso (M. Bruno, Alpi sud-occidentali, viaggio tra immagini e nomi di luoghi, pag. 287).
Per raggiungerli si parte da Ferriere nell’alta Valle Stura di Demonte, poi, passando per il frequentato Colle di Puriac, si sconfina in Francia e si raggiungono i selvaggi ripiani che ospitano i laghetti. Il tratto dal colle ai laghi è privo di sentiero, perciò l’orientamento può essere problematico in caso di nebbia.
Dai Lacs de Morgon si può continuare il cammino salendo al passo omonimo, per poi scendere al Colle del Ferro e a Ferriere: in tal modo si effettua un lungo ma bellissimo anello.

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Accesso stradale: da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Stura di Demonte fino a Bersézio, dove s’imbocca a sinistra la stretta strada asfaltata che sale a Ferriere.

Nel centro del villaggio di Ferriere, si trova il Rifugio Becchi Rossi, che offre servizio di alberghetto da inizio giugno a fine settembre. Ha 22 posti letto in camere da 10, 8 e 4 posti (tel. 0171.96715, www.rifugiobecchirossi.com).

Itinerario: dal parcheggio all’ingresso del villaggio di Ferriere (1888 m) si segue il viottolo che passa tra le case, che poi diventa mulattiera e scende dolcemente fra i pascoli. In breve si giunge ad un bivio, dove si lascia a sinistra la diramazione che porta al Colle del Ferro, per proseguire dritti verso ovest sud-ovest su un sentiero segnalato con strisce biancorosse, che rimonta il Vallone di Ferriere sul fianco sinistro idrografico. A quota 2100 circa si attraversa il rio che scende dal Vallone Colombart e si continua in salita verso ovest nord-ovest passando per il Gias Colombart Sottano (2213 m). Proseguendo in lieve salita, a quota 2255 si raggiunge una vecchia strada militare, che s’innalza dolcemente con ampie svolte fra dossi erbosi e pietraie, in qualche tratto ridotta a sentiero. Con un ultimo strappo si arriva alla Bassa di Colombart (2461 m).

È una larga insellatura che mette in comunicazione il Vallone di Ferriere con quello di Puriac. Da qui la vista spazia sull’ampia testata del Vallone di Puriac, oltre la quale s’innalzano la Rocca dei Tre Vescovi e il Monte Enciastraia. La denominazione locale Couloumbart, derivante dal provenzale col lombard, significa “colle dal quale soffia il vento (da nord-est) detto lombard” (Michelangelo Bruno, Alpi Sud-occidentali, viaggio tra immagini e nomi di luoghi, pag. 236).

Dal valico partono due sentieri, che, tagliando a mezza costa verso occidente, uno più in basso e l’altro più in alto, conducono entrambi al Colle di Puriac (2506 m, 2-2.30 ore da Ferriere); il ramo più a valle, leggermente più agevole, poco prima di arrivare al valico riceve da destra il sentiero proveniente da Grange.

Il Colle di Puriac è un’ampia depressione dello spartiacque principale, tra l’italiana Valle Stura e la francese Tinée. Nominato in antichi documenti come Auriac, Pourriac, Salcemoréne, Dauriac, l’attuale toponimo deriva dal francese pourri, con il significato di “roccia disgregabile, rotta” (M. Bruno, Alpi Sud-occidentali, viaggio tra immagini e nomi di luoghi, pag. 310).

Sul colle si lascia a destra il sentierino con segnavia giallorossi che procede lungo lo spartiacque verso la Rocca dei Tre Vescovi ed il Monte Enciastraia, e si scende sul versante francese, per i pascoli alla testata dell’aperto Vallon de Salso Moréno.

Il toponimo Salso Moréno è composto dalle due voci: salso, salsas (colate di pietrame e fanghiglia) e moréno (radice prelatina mor), con significato rafforzativo di territorio petroso, morenico: ciò in riferimento evidente alle grandi colate detritiche alla testata del vallone (specie sulla sua destra idrografica).

Dopo pochi minuti, prima di giungere ad un laghetto, si abbandona il sentiero che scende verso il fondovalle della Tinée, per tagliare a sinistra sul prato fino ad un costone. Qui presso un ometto di pietre inizia una labile traccia, che traversa su un pendio di erba e pietrame in direzione sud sud-est. Procedendo in leggera discesa, la traccia passa a monte di un ripiano che ospita altri minuscoli laghetti. Si continua a mezzacosta per ripiani cosparsi di pietrame, poi la traccia scende in diagonale fino sul fondo di una valletta erbosa (Combe de Gorge Grosse). Superato il ruscello che la solca, si sale brevemente sul versante opposto, poi si taglia per prati. Si scende di nuovo in diagonale per raggiungere il fondo di un altro avvallamento (2400 m circa). Si aggira a destra un ripido pendio terroso, quindi volgendo a sinistra si sale obliquamente per erba e detriti, fino ad un colletto (2480 m circa) sulla Crête du Mont Aiga. Contornando a monte una piatta conca erbosa, si arriva su un altro colletto. Si scende in breve su un ampio pianoro, che si attraversa in direzione sud, poi si prosegue a mezzacosta per rocce montonate ed erba. Superati alcuni dossi, si raggiungono le conche rocciose che ospitano i tre Lacs Morgon Médians (2460-2470 m, 1.20-1.30 ore dal Colle di Puriac).

Il Lac Grand de Morgon (2427) si trova un centinaio di metri a sud-ovest: si raggiunge in pochi minuti dai laghi mediani, scavalcando un costone e scendendo brevemente.

Dal più alto dei laghi mediani, si prende verso ovest una traccia che rimonta un canalino tra rocce montonate. Proseguendo per balze e ripiani, a zigzag tra le rocce, si arriva al bellissimo Lac Morgon Supérieur (2570 m circa) posto in una conca rocciosa bilobata. La traccia costeggia il lago sulla detritica sponda meridionale, poi sale ai ripiani superiori dove s’incontrano altri laghetti per lo più minuscoli. Seguendo gli ometti di pietre si continua in salita per balze e ripiani erbosi, dominati sulla sinistra dalla verticale parete della Cima del Bal. La traccia rimonta l’ultimo avvallamento di erba e sfasciumi e giunge al Pas de Morgon (2714 m, 0.50-1 ora dai Lacs Morgon Médians).

Situato sul versante francese, il valico mette in comunicazione il Vallon de Salso Moréno con quello di Tortisse.

Dal passo, il sentiero taglia a mezzacosta verso sud-est, percorre alcuni ripiani ingombri di massi, poi raggiunge lo spartiacque principale. Contornando una cima detritica sul versante francese, si scende all’ampia depressione del Colle del Ferro (Col du Fer, 2584 m).

Detto anche Colle del Ferro Nord per non confonderlo con il poco lontano Colle del Ferro Sud, si apre sullo spartiacque principale della catena alpina, al confine tra Italia e Francia. Costituisce il passaggio più agevole tra Ferriere in Valle Stura e Le Pra nella Valle della Tinée. Nel luglio 1744 il Colle del Ferro fu attraversato dalle truppe franco-spagnole, nel corso delle complesse manovre di aggiramento della temuta strettoia delle Barricate.

Dal valico si va a sinistra sul versante italiano, seguendo la mulattiera che si abbassa nel Vallone Forneris per un ripido pendio in parte detritico, fino al sottostante ripiano dominato ad ovest da un imponente torrione roccioso. Oltre il torrione, il sentiero piega a sinistra e passa nei pressi della pozza acquitrinosa detta Laghetto della Emma (2280 m), attraversa un paio di rii e scende con alcune serpentine fra erba e rocce fino all’erboso Plan de Belvèire, con bella vista sull’ardita Rocca Larga del Peiron, posta sull’altro lato dell’ampio vallone. Lasciando a destra una piccola costruzione metallica addossata ad un masso (2133 m) si continua la discesa sul fianco sinistro idrografico, fra pascoli e sparuti larici, fino ad incontrare il sentiero proveniente dai sottostanti Prati di San Lorenzo. Con una breve salita si scavalcano le propaggini della Serra del Bal coperte di larici, poi in dolce discesa si va ad attraversare su un ponticello il Rio di Ferriere e, con un’ultima corta salita, si ritorna al villaggio di Ferriere (1888 m, 2.20-2.40 ore dal Pas de Morgon).

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