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Laghi di Fremamorta

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 824 m
Tempo di percorrenza: 4.30-5.30

I laghi di Fremamorta si trovano in uno dei luoghi più suggestivi del Parco naturale Alpi Marittime: sono allineati lungo una valletta sospesa sulle pendici orientali della granitica Testa di Bresses, di fronte allo spettacolare versante ovest della Serra dell'Argentera. Il toponimo Fremamorta deriva dal provenzale fremo-morto "donna morta" ed è legato a una leggenda, secondo la quale i laghi sarebbero stati originati dalle lacrime versate per la morte di una giovane donna. L'itinerario proposto è un giro ad anello che si svolge lungo panoramiche mulattiere, con partenza e arrivo al Gias delle Mosche.

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Accesso stradale: da Cuneo si raggiunge Borgo San Dalmazzo, si prosegue per un breve tratto verso Limone Piemonte, poi si prende a destra la rotabile che risale la Valle Gesso. Oltrepassato Valdieri, si lascia a sinistra la diramazione per Entracque e si continua lungo la strada che sale a Sant'Anna e quindi alle Terme di Valdieri. Subito prima dell’abitato, superato il ponte sul Torrente Gesso, s'imbocca a sinistra una stretta rotabile che sale nel bosco. La strada prende quota con alcuni tornanti, poi si allunga sul fianco destro idrografico del Vallone della Valletta (o della Casa), tagliando alcuni ripidi canali. Oltre una copiosa fontana, si sbuca nella conca erbosa del Gias delle Mosche (1591 m).

Itinerario: al Gias delle Mosche si abbandona la strada diretta al Pian della Casa, per prendere una diramazione che scende a destra. Si attraversa il Torrente Gesso della Valletta su un ponticello di legno, e si segue il sentiero che risale il vallone sul lato sinistro idrografico. Dopo alcune centinaia di metri il sentiero piega a destra e si innalza con una serie di tornanti, fino a incontrare, a quota 1730 circa, la vecchia mulattiera proveniente da Terme di Valdieri. Seguendo la mulattiera verso sinistra, si continua a salire con numerose svolte fra pini, larici e abeti. La mulattiera si dirige quindi verso sud e scavalca un costone, dal quale si ha una splendida veduta sulla Serra dell'Argentera. Si prosegue pressoché in piano sotto le placconate rocciose della Costa di San Giovanni, poi si riprende a salire con vari tornanti lungo un pendio detritico. Si attraversa due volte un rio che scorre fra rocce levigate e, superati gli ultimi tornanti, si sbuca nella conca del Lago Sottano di Fremamorta (2359 m; 2.15-2.45 ore dal Gias delle Mosche), nei pressi di alcune casermette diroccate.

Il lago, che ha una superficie di 15.500 mq circa, occupa il fondo di una conca allungata in direzione nord-sud, compresa fra la Testa Nord di Bresses e un contrafforte minore. Sulla sponda orientale del lago passa una bella carrareccia militare lastricata, costruita nel primo decennio del Novecento per collegare le postazioni della zona di Fremamorta con quelle situate presso i Laghi di Valscura (vedi itinerari n. 56 e n. 57).

Girando a sinistra, si percorre la vecchia carrareccia militare in direzione sud e si giunge in breve al Lago Mediano di Fremamorta (2380 m).

E' uno specchio d'acqua di dimensioni inferiori rispetto al Lago Sottano (superficie: 7.500 mq circa). «Lago di forma tondeggiante - scrive Gian Carlo Soldati - e' situato in una profonda conca quasi imbutiforme e circolare, di manifesta origine glaciale, su un terrazzo della Testa di Bresses, da cui si domina la conca del Pian della Casa e si gode del panorama sul Gruppo dell'Argentera e delle cime vicine». (I laghi alpini della provincia di Cuneo, vol. I, pag. 107).

Si continua lungo la carrareccia che contorna il lago a oriente, lasciando a sinistra la mulattiera per il Piano della Casa (che si seguirà al ritorno). Si superano alcuni tornanti, quindi si abbandona la carrareccia, per prendere una traccia che sale a sinistra (segnavia rossi), giungendo in breve sul cocuzzolo dove sorge il Bivacco Guiglia (2415 m circa).

Si tratta di un piccolo prefabbricato con copertura in lamiera a mezza botte, situato in splendida posizione panoramica. Di proprietà della Sezione Ligure del CAI, dispone di 9 posti letto ed è sempre aperto. E' dedicato alla memoria del valente alpinista genovese Giacomo (Jacques) Guiglia, che fu autore nel 1932 dell'ottima Guida invernale e alpinistica delle Alpi Liguri.

Ritornati sulla vecchia carrareccia militare, si raggiunge velocemente l'ampia conca del Lago Soprano di Fremamorta (2371 m). Un po' più ampio del Lago Sottano, è affiancato a sud-est da un altro bel lago più piccolo.

Discesa: si ripercorre verso nord la carrareccia fino al Lago Mediano, poi si prende a destra una mulattiera che scende con ampi tornanti fra erba e rocce levigate. Attraversata una pietraia di grossi blocchi ai piedi della verticale parete detta "Specchio di Fremamorta", la mulattiera scende ancora con qualche tornante, poi sale dolcemente fino a un'ampia spalla (quota 2140 circa). Lasciando a destra la diramazione per il Colle di Fremamorta, si prosegue la discesa sulla mulattiera che effettua lunghi tornanti in un bosco di ontani. A quota 1904 si incontra un bivio: si trascura la diramazione che sale al Colle di Ciriegia e, piegando a sinistra, si continua a scendere fino all'ampio Piano della Casa (1743 m). Attraversato il Torrente Gesso, si raggiunge la strada sterrata che, scendendo dolcemente sul lato destro idrografico del Vallone della Valletta, riporta al Gias delle Mosche.

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